Alghero e Riviera del Corallo: le vacanze per tutti i gusti

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Sei ancora indeciso sulla meta delle tue vacanze?
Trascorrile ad Alghero, la Barceloneta sarda

 

Sono tanti i motivi per i quali vale la pena visitare la fantastica cittadina di Alghero e la sua Riviera del Corallo:

le spiagge di sabbia bianca e sottile, il mare cristallino, la storia, il territorio e
le sue numerose attrazioni naturali.

 

Se questi motivi non ti sembrano sufficienti non ci rimane che prenderti per gola: Alghero offre infatti una cucina tipica varia e appetitosa in grado di accontentare anche i palati più esigenti.

 

La cucina tipica Algherese consente di spaziare dal pesce alla carne, andando quindi dagli spaghetti ai ricci agli arrosti di agnello e capretto, dalla paella algherese al maialino sardo sino ad arrivare alla famosa aragosta alla catalana, conosciuta e apprezzata anche all’estero.
Ma se proprio dobbiamo ingolosirti non possiamo  fare a meno di raccontarti dei dolci tipici e in particolare di quello che tra tutti è in assoluto il più diffuso e il più richiesto..e se lo è un motivo ci sarà.

 

#Presentazione
Il dolce tipico  più diffuso e prodotto anche al di fuori della regione d’origine è la Sevada, il dolce salato “croccante fuori e morbido dentro”.
Caratterizzata da una varietà di nomi a seconda della zona la Seada, Sebada, Seatta o Sevada descrive uno dei must della cucina algherese e isolana : si presenta come un dorato disco di semola, ripieno di formaggio pecorino (rigorosamente filante), fritto e condito con miele o zucchero.
Il nome ha origine tutta Spagnola, pare infatti che derivi dal termine Cebar (cibare, alimentare) il cui participio passato è appunto Cebada.

 

#Ingredienti della ricetta originale
-formaggio pecorino (o misto) fresco
-semola fine di grano duro
-uova
-strutto fresco
– la scorza grattugiata di arance
– olio d’oliva
– sale
– il succo di limone
– zucchero o miele (possibilmente targato 4 mori) sciolto a bagnomaria

 

#Attitudine
Impiegata full time come dessert nei principali ristoranti e agriturismi la Seada è in realtà anche un ottimo secondo piatto.
La sua ultima apparizione è addirittura tra i così detti “Cibi da Strada”: anello di congiunzione tra lo street food e la più radicata pastorizia è la Sebaderia, nuova frontiera per gli amanti della cucina buona sostanziosa e a
poco prezzo.

 

#Digestione
La Sevada ha però al suo attivo anche un elevato apporto calorico, sono infatti circa 500 le calorie per porzione media (150g).
Per coloro particolarmente attenti alla linea sappiate che la Sebada è ottima anche al forno, basta metterla in una teglia con la carta da forno, un filo d’olio e lasciare cuocere a temperatura media (a seconda del tipo di forno) finché la pasta non raggiunge la bella doratura che la contraddistingue!

 

#Curiosità
A Tokyo ha di recente aperto il ‘Seadas Flower Caffè’ , Sebaderia nipponica aperta dal pittore Atusyoshi Hanazawa,
“Il Seadas Flower Caffè” è già un cult ed ogni giorno viene preso d’assalto da giapponesi e turisti.

 

#Intolleranze
La Sevada è gastronomicamente democratica e permette il consumo anche a coloro che soffrono di intolleranze alimentari. Nel caso dell’intolleranza al lattosio è possibile utilizzare per il ripieno un formaggio senza lattosio;
Per coloro che invece non tollerano il glutine è possibile realizzare anche sebadas gluten free.

 

Non ci rimane che lasciarti curioso è un po’affamato
ti aspettiamo nella suggestiva Riviera del Corallo